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DATO IL MIO IMPEGNO
CON LE API NON MI
RIMANE MOLTO SPAZIO
LIBERO
LE API DEL LAGO
Quando conobbi le api non credevo che il nostro incontro si sarebbe trasformato in un’avventura vera e propria, fatta di grandi soddisfazioni e altrettante preoccupazioni. Non immaginavo che questi piccoli insetti potessero mutare a tal punto e tanto repentinamente la mia visione della Natura e di tutti i suoi abitanti. E non immaginavo neppure che le api avrebbero arricchito la mia vita di così tanti incontri con persone straordinarie. Come quel vecchio apicoltore che sentendomi spesso apostrofare le api come “mie”, mi bloccò e mi disse: “Ascolta Matteo, guarda che le api non sono tue. Le api non appartengono agli apicoltori. Le api fanno parte della Natura, non sono proprietà degli uomini.” Furono queste parole, pesanti come macigni, a plasmare ineluttabilmente la mia visione delle api e della mia relazione con loro, fondata sul rispetto e sulla consapevolezza. E sono convinto che tutti noi apicoltori possiamo e dobbiamo coniugare rispetto e consapevolezza con i dettami di un’attività economica, quale l’apicoltura è in definitiva. Ad oggi, conduco quasi 70 alveari. Non sono ancora certificato biologico, ma la certificazione rappresenta uno dei prossimi obiettivi nel breve periodo, anche per far seguire alle parole i fatti. Questo perché l’apicoltura non è di per sé naturale. Il miele Il miele è un alimento naturale che, se consumato ogni giorno con moderazione all’interno di una dieta bilanciata, può contribuire al benessere generale dell’organismo. Infatti il miele è un alimento incredibilmente benefico: aiuta a contrastare i livelli di colesterolo nel sangue, abbassa lo stress, aiuta l’intestino a svolgere al meglio le sue funzioni, fa bene al cervello, migliora la memoria e la capacità di concentrazione. Inoltre ha proprietà antiossidanti, contrasta l’invecchiamento della pelle rendendola più elastica e aiuta a combattere le rughe. La dose ideale per il consumo giornaliero è pari a 30 grammi ovvero 3 cucchiai di miele.
L’azienda Agricola Tenuta Valleombrosa




IL MIELE
Il miele è un alimento naturale che, se consumato ogni giorno con moderazione all’interno di una dieta bilanciata, può contribuire al benessere generale dell’organismo. Infatti il miele è un alimento incredibilmente benefico: aiuta a contrastare i livelli di colesterolo nel sangue, abbassa lo stress, aiuta l’intestino a svolgere al meglio le sue funzioni, fa bene al cervello, migliora la memoria e la capacità di concentrazione. Inoltre ha proprietà antiossidanti, contrasta l’invecchiamento della pelle rendendola più elastica e aiuta a combattere le rughe. La dose ideale per il consumo giornaliero è pari a 30 grammi ovvero 3 cucchiai di miele
LA NOSTRA PRODUZIONE

MIELE DI ACACIA
Origine: il miele monofloreale di Acacia deriva prevalentemente dal nettare di Robinia pseudoacacia (fam. Leguminosae). Colore: varia dal giallo molto chiaro, trasparente, al giallo paglierino/ ambrato. Cristallizzazione: assente (miele liquido). Aroma: molto delicato, quasi inesistente, con un profumo che ricorda la pera cotta. Sapore: molto dolce e delicato, con una connotazione confettata piuttosto persistente. Periodo di raccolta: maggio/giugno. Territorio interessato alla produzione: si produce nell’Alta e nella Bassa pianura friulana, nell’area delle Colline moreniche e soprattutto nella fascia meridionale delle Prealpi Carniche e Giulie che si affacciano verso la pianura.

MIELE DI CASTAGNO
Origine: il miele di Castagno deriva dal nettare di Castanea sativa (fam. Fagaceae). Colore: ambrato più o meno scuro; quando puro è di colore ambra chiaro; appare invece con colorazioni via via più scure quanto più è mescolato con la melata prodotta sullo stesso castagno da afidi. Cristallizzazione: assente (miele liquido). Aroma: forte, intenso e caratteristico, tipico odore di sapone di Marsiglia. Sapore: forte, leggermente amaro, persistente. Periodo di raccolta: giugno/luglio. Territorio interessato alla produzione: si produce nelle Prealpi Carniche e Giulie.

MIELE MILLEFIORI
PreviousOrigine: il miele Millefiori deriva per lo più dal nettare di numerosissime piante erbacee (es. dei prati polifiti), nonché arbustive e arboree, presenti nei diversi ecosistemi. Colore: vario. Se prodotto nella prima parte della primavera è tendenzialmente chiaro e solido (cristallizzato), per il forte apporto dato dal nettare di tarassaco (Taraxacum officinale); quando è prodotto nella tarda primavera appare di color ambra chiaro e liquido per l’apporto del nettare di acacia (Robinia pseudoacacia); se prodotto da luglio in poi è liquido e di colore ambra più o meno scuro per l’apporto della melata di metcalfa (Metcalfa pruinosa). Cristallizzazione: varia in funzione del periodo stagionale di produzione e della composizione (vedi sopra). Aroma: i mieli millefiori primaverili hanno in genere aroma più delicato rispetto a quelli estivi. Sapore: i mieli millefiori primaverili hanno in genere sapore più delicato rispetto a quelli estivi. Periodo di raccolta: primavera/estate. Territorio interessato alla produzione: si produce nelle aree di Bassa e Alta Pianura e di Bassa Collina del Friuli Venezia Giulia.

MILLE FIORI DI MONTAGNA
Miele di Millefiori di Montagna Origine: il miele Millefiori prodotto nelle aree montane
del Friuli Venezia Giulia deriva per lo più dal nettare di
numerosissime piante erbacee dei prati polifiti, al quale si
somma quello di alcune piante arbustive e arboree.
Colore: varia dal bianco-beige molto chiaro al beige scuro.
Cristallizzazione: per l’alto contenuto in glucosio tende a
cristallizzare in tempi più o meno rapidi.
Aroma: delicato.
Sapore: normalmente dolce.
Periodo di raccolta: estate.
Territorio interessato alla produzione: si produce nelle
aree montane del Friuli Venezia Giulia (Alpi e Prealpi
Carniche e Giulie) per lo più in Carnia e Canal del Ferro.

MIELE DI TIGLIO
Origine: il miele di Tiglio deriva dal nettare di tiglio (Tilia spp.; fam. Tiliaceae). Colore: quando si trova allo stato liquido, il colore è ambrato chiaro con riflessi giallo-verdi nei mieli più puri; quando si trova allo stato solido assume colorazione da beige ad avorio, perdendo anche la sua iniziale trasparenza. Cristallizzazione: per l’alto contenuto in glucosio cristallizza con una certa facilità, cambiando forma fisica e dando origine a cristalli grossi e irregolari. Aroma: è di media intensità e ben caratterizzato, fresco di menta e balsamico; ricorda il profumo della tisana di tiglio. Sapore: dolce nella norma, leggermente acidulo e lievemente amarognolo; si caratterizza per il gusto molto fresco di mentolo e di erbe officinali. Periodo di raccolta: giugno/luglio. Territorio interessato alla produzione: si produce nelle Prealpi Carniche e Giulie.
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MIELE DI AMORFA
Origine: deriva prevalentemente dal nettare di Amorfa o falso indaco (Amorpha fruticosa; fam. Leguminosae), un arbusto di origine nord-americana che vegeta in luoghi soleggiati. Colore: leggermente aranciato quando liquido, rosato quando solido. Cristallizzazione: fine e pastosa, avviene dopo alcuni mesi. Aroma: di media intensità, fruttato. Sapore: delicato e piacevole, ricorda la gelatina di frutta. Periodo di raccolta: maggio/giugno. Territorio interessato alla produzione: varie aree di pianura e pedemontane, in particolare lungo i greti di fiumi e torrenti..
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MIELE DI CASTAGNO E TIGLIO
Miele di Castagno e Tiglio Colore-Cristallizzazione-Aroma-Sapore: il miele di Castagno è liquido, di colore ambrato più o meno scuro e ha sapore piuttosto amaro, mentre quello di Tiglio è più dolce, chiaro e tende a formare cristalli di glucosio. Territorio interessato alla produzione: le piante di castagno e di tiglio raramente condividono gli stessi habitat tranne nel territorio delle Valli del Natisone dove entrambe le piante abitano gli stessi boschi con fioriture concomitanti. Per questo motivo il miele di castagno e di tiglio è tipico di questa particolare zona del Friuli Venezia Giulia.
DOVE SONO
